Descrizione
Stefano Piroddi, uno scrittore, da sempre appassionato di storia e mitologia, che ha tentato ciò che ancora nessuno aveva mai provato a fare prima: creare un’epica della nostra Sardegna: raccogliere fonti storiche, leggende, miti, racconti orali sopravvissuti alle nebbie del tempo e arrivati a noi con tutto il loro carico di fascino e suggestione.
Il risultato è stato
La Saga di Sandahlia:
l’epopea del Popolo che osò sfidare Roma;
la Storia che ogni Sardo dovrebbe conoscere;
il racconto di Donne e Uomini che seppero fare della propria Vita un’Opera d’arte e creare un rapporto privilegiato con l’Assoluto.
Leggendo i libri di questa Saga vi sentirete catapultati nella dimensione spazio-temporale di un mondo che non c’è più, ma che è stato grande, grandissimo, e che riecheggia nel profondo del sangue e dell’Anima di ciascuno di noi. E tra le righe troverete la risposta all’altra grande domanda che sempre più emerge dagliabissi della Storia: perchè una tale GRANDEZZA è stata così tanto ignorata e mistificata da non aver mai trovato il suo giusto posto nei libri di Storia?
Leggete e lo scoprirete.
La Saga di Sandahlia è una bussola per orientarsi nella magia di quel Mondo e un inesauribile serbatoio di valori, oggi più che mai necessari per recuperare un Pianeta sull’orlo dell’abisso.
Stefano Piroddi – Ricercatore di Verità, innamorato pazzo della propria terra e del suo straordinario retaggio culturale e spirituale. Un ricercatore che ha trovato nelle fonti storiche (Velleio Patercolo, Orosio, Zonara, Tito Livio, Diodoro Siculo, Cicerone, ecc…) la rivelazione di una storia mai raccontata: i nostri Antenati seppero non solo resistere per secoli alla più grande potenza militare del mondo antico, ma in più occasioni riuscirono a unirsi e a tentare la liberazione dell’intera isola, per cacciare i romani dalle roccaforti della fascia costiera su-occidentale e nord-orientale dell’antica Sardegna.
“…viene da chiedersi: da dove tutta questa forza? Da dove traeva ispirazione la straordinaria capacità di resistenza dei Sardi del III° e II° secolo A.C.?
Ma è chiaro! Dalla grande Civiltà Nuragica che li aveva di poco preceduti. E dagli Eroi, dai Giganti, dagli Uomini-Dio che seppero unire i Popoli del Mediterraneo nel nome di una visione del mondo e della vita in cui la dimensione del Sacro permeava ogni aspetto dell’esistenza e in cui l’Essere Umano, lungi dall’essere il ridicolo divoratore di risorse che è oggi, era invece il punto di equilibrio tra la Natura e il Cosmo, sublime celebrante di un matrimonio mistico tra la Terra e il Cielo, l’Uomo e l’Assoluto.”