Descrizione
“Sparge Colori Palmo Di Mano Sfida Sorte In Lancio Di Dadi
Su Fuochi Accesi In Policromia
Dove Danza Bellezza Zingara
A Leggere Destino Battendo Tacchi…”
La discontinuità con cui finora è uscita Coloris de Limbas è principalmente dovuta alle difficoltà economiche che da sempre abbiamo incontrato in un’impresa che sa di utopia: pubblicare poesia e fare Cultura Poetica! Sono
passati più di due anni dal secondo numero, ma nel frattempo è capitata la buona sorte di una nuova casa editrice, la cagliaritana “La Città degli Dei” che ha sposato con gioia ed entusiasmo il nostro progetto e potrà consentirci
(facciamo gli scongiuri) di uscire con più regolarità.
Intanto la famiglia è cresciuta ancora e nel corso di questi anni il gruppo storico si è arricchito di nuovi poeti. Alcuni con una lunga militanza e altri che, pur muovendo i primi passi, mostrano un indiscutibile talento. L’altra novità è che per questo numero abbiamo deciso di dare spazio solo alla poesia mentre nei precedenti avevano trovato ospitalità anche altre forme letterarie quali narrativa breve e teatro. La nostra attività sarà inoltre strettamente collegata alla neonata Scuola Popolare di Poesia di Is Mirrionis, un altro sogno divenuto realtà, contestualmente alla creazione del primo Festival di Poesia della città di Cagliari: il Festival Premio Lussu, che oltre a sviluppare eventi poetici per un intero anno, cullerà tra le sue braccia un concorso letterario intitolato al grande intellettuale e scrittore sardo. Tutto
questo non fa altro che alimentare la nostra volontà di diffondere Bellezza attraverso i vari linguaggi artistici, intesi come elementi determinanti a far si che la gente possa riavvicinarsi, anche e soprattutto nelle periferie dove
solitamente abbandono e degrado la fanno da padroni, al linguaggio della parola poetica: solo essa, infatti, riesce a leggere tra le righe dell’anima, svelando al mondo il lato magico, sacro e spirituale di ogni cosa. Non è un caso, quindi, che questo nuovo numero di Coloris, arricchito dalla bellissima copertina che trasfonde i versi di Gianni Mascia nell’immagine della pittrice Cristina Papanikas e arricchito dalla suggestiva veste grafica cucitagli addosso dall’artista Christian Romagnino, si apra con un saggio (che è anche Manifesto Culturale) dello scrittore Stefano Piroddi, capace di
illustrare, con rara passione e ricchezza di immagini, la nostra particolare Visione poetica dell’Esistenza. Hasta la poesia, siempre!
Gianni Mascia e Alessandro Macis